domenica 13 agosto 2017

Giulia la rubacuori. I segreti delle vie di Milano. 3

 
 
Giulia la rubacuori

Giulia Marchesi era la proprietaria di un rinomato caffè proprio sul corso Vittorio Emanuele. Di lei si scriveva "... Si erano aperti gli splendidi battenti della Giulia e della sua buvette; un esercizio promiscuo fra il bar americano e la fiaschetteria, dove gli avventori si trovavano in dovere d'essere innamorati della padrona, o corteggiatori, o favoriti, o protettori...". Giulia infatti era bellissima, i suoi occhi erano talmente sfolgoranti che venivano definiti "sagittari" e il suo seno, bianco e prosperoso, le meritò addirittura l'appellativo di "latteria lombarda". Nel suo locale, sempre frequentatissimo, nel 1878 si era tenuta una festa per lanciare un nuovo giornale di notizie, racconti e poesie un po' spregiudicate, intitolato "La farfalla". Il giovane direttore del foglio, Angelo Sommaruga, rimase letteralmente incantato dal fascino di Giulia e decise che quel locale sarebbe diventato il quartier generale della redazione del giornale e sarebbe stato battezzato il Caffè dei Farfallini. Per l'occasione il pittore Tranquillo Cremona, prendendo Giulia come modello, disegnò come testata del giornale, il viso rotondo e sorridente di una bella fanciulla con una farfalla sui capelli. Fra il giovane direttore e la proprietaria del bar nacque una burrascosa storia d'amore che durò sette anni. Alla fine, però, il Sommaruga decise di partire per sempre per Roma, ma senza di lei. Al posto di Giulia si portò via la sorella Adele, meglio conosciuta con il soprannome di "tigre". La vita del bar continuò ad andare avanti con lo stesso successo di prima. Nonostante la disavventura amorosa, Giulia era sempre la donna più chiacchierata e affascinante del corso Vittorio Emanuele. Il giornalista Paolino Valera scrisse di lei nel suo bozzetto "Milano sconosciuta": "Noto di passaggio che questa brava fanciulla da acquavitaia è diventata una signora ammodo. Alla mattina cavalca un puledrino bigio, di razza inglese, sui bastioni di Porta Venezia".

(tratto da: I segreti delle vie di Milano: curiosità, aneddoti, personaggi della nostra città. Terza puntata: Da Corso Vittorio Emanuele alla Galleria, Milano, Il Giorno, 1995).