Il primo cinema della città
Nel 1896 il circolo fotografico di via Principe Umberto (ora via Turati) aveva invitato un ospite illustre, uno dei fratelli Lumière che doveva propagandare in Italia la sua invenzione, il cinematografo. In sala era presente Italo Pacchioni, un fotografo autodidatta che pensò di riprodurre da solo l'invenzione del francese e di proporre ai milanesi le immagini filmate della loro città: l'arrivo di un treno, una serie di tuffi in una piscina e un fabbro al lavoro nel suo laboratorio. In occasione della fiera di Porta Genova del 1898, grazie al finanziamento di un facoltoso ortolano della zona e con l'aiuto tecnico di uno scenografo della Scala, venne costruito in uno dei padiglioni una stravagante "sala del cinema", battezzata dai milanesi "El casin de Meneghin e Cecca", che portava all'esterno una grossa insegna con l'altisonante scritta "Cinematografi". Questa fu infatti la prima sala cinematografica della città, che in poco tempo divenne una delle attrazioni più seguite dal pubblico, arrivando a ospitare fino a 350 spettatori per volta. Le proiezioni di allora non duravano come quelle odierne: il primo film proiettato in questo baraccone nel 1897 durava circa un minuto ed era intitolato: il finto storpio al Castello Sforzesco. Purtroppo però il Pacchioni non seppe sfruttare economicamente la sua iniziativa e in poco tempo fu costretto a tornare a fare il fotografo.
(tratto da: I segreti delle vie di Milano: curiosità, aneddoti, personaggi della nostra città. Decima puntata: Dalle colonne di San Lorenzo al Naviglio Grande, Milano, Il Giorno, 1995).